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ENTRA IL VUOTO

Generoso Spagnuolo

4.12
7.01

Vernissage/ 4.12.2025
Ore 18:00
Ingresso libero

Siamo lieti di annunciare l’apertura di “ENTRA IL VUOTO”, mostra personale dell’artista Generoso Spagnuolo, a cura di Mario Tacinelli e Anastasia Chaikovskaia.

L’esposizione, che inaugura il 4 dicembre 2025 a Roma, rappresenta un invito ad addentrarsi in una dimensione dove la pittura si trasforma in scultura e il supporto tradizionale diventa un portale verso spazi virtualmente quadridimensionali.

Il lavoro di Generoso Spagnuolo parte da una certezza semplice e radicale: la forma nasce dal vuoto.
Non dal pieno della materia, ma dallo spazio che la attraversa, la sospende, la fa respirare.
In Entra il Vuoto la materia non è contrapposta all’assenza — ne è il riflesso, la sua manifestazione visibile.
Il vuoto diventa così la vera superficie dell’opera: un campo in cui la visione prende corpo e il pensiero si fa sensazione.

Seguendo la lezione di Heidegger, la mostra intende il vuoto come radura percettiva, non come spazio da riempire.
È la soglia in cui il mondo si lascia apparire, dove l’ente si ritrae per permettere alla presenza di accadere.
Ogni opera non rappresenta, ma prepara questo accadere: il gesto e la materia si incontrano, generando un equilibrio fragile e temporaneo.

Spagnuolo lavora sul limite — tra pittura e scultura, tra azione e struttura.
Piega la tela, la tende, la incide: il supporto diventa corpo e il gesto diventa spazio.
Nelle serie Manipol-Azioni la torsione e la compressione generano cavità, rilievi, deformazioni che fanno del vuoto una forza plastica, un principio attivo.
Con le Pietre Erranti lo sguardo si allarga alla dimensione cosmologica: le pietre che si muovono nella sabbia tracciano percorsi invisibili, come se la materia stessa pensasse, ricordando il proprio passaggio nel tempo.

Il percorso espositivo segue una logica di trasformazione percettiva.
Si apre nella densità fisica della materia e si distende progressivamente verso spazi più rari, quasi respiranti.
La luce si fa obliqua, le distanze aumentano, il suono si attenua. Il silenzio diventa parte dell’opera: non separa, ma tiene insieme, come un ritmo lento che unisce le presenze.

 

© 2025 by Anastasiia Chaikovskaia. Powered and secured by Wix 

 

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